Colomba TM31

La colomba e l’uovo di cioccolato sono considerati  i simboli tradizionali della Pasqua in tutta l’Italia.  Ad entrambi è attribuito un forte valore simbolico di pace, rinascita e amore. Si tratta di un dolce lievitato con ingredienti molti simili al panettone e al pandoro, ma di forma diversa, di colomba appunto.

L’origine della colomba, come tutti i dolci tradizionali, è legata a diverse leggende, anche se in realtà la sua origine è molto recente.

La prima leggenda risale all’epoca medioevale, quando Re Alboino entrò in Italia con le sue orde barbariche per assalire Pavia. Dopo un assedio di tre anni, alla vigilia della Pasqua del 572, riuscì ad entrare in città, ricevendo in segno di sottomissione vari regali fra i quali anche dodici meravigliose fanciulle. Fu allora che un vecchio artigiano si presentò al re donandogli un dolce a forma di colomba, come tributo di pace nel giorno di Pasqua. Questo dolce era così invitante che costrinse il Re alla promessa di pace e a rispettare sempre le colombe. Quando il re chiese alle fanciulle  il loro nome ed apprese che era “Colomba”, comprese il raggiro che gli era stato giocato, ma rispettò lo stesso la promessa fatta.

Una seconda leggenda, invece, farebbe risalire la colomba pasquale alla battaglia di Legnano del 1176: si racconta come tre colombe si posarono sopra le insegne longobarde, portando fortuna e vittoria all’esercito del Carroccio.

Altre fonti parlando invece di un’origine relativa a San Colombano, da cui il dolce prenderebbe il nome. Nel 600, il santo venne invitato con i suoi monaci alla corte della regina longobarda Teodolinda. Sembra che questi rifiutarono un banchetto ricco di carni e selvaggina, per far penitenza pur non essendo un venerdì di quaresima. Il santo, allora abate, per evitare che la regina potesse offendersi, pare che avrebbe trasformato le pietanze servite in pani bianchi e candidi, dalle tipiche forme della colomba.

In base a questi brevi racconti, è difficile accertarne l’origine, poiché intrisi di significati simbolici nonché di eventi anche sovrannaturali. Va comunque sottolineato come queste colombe originarie, ovvero dei pani bianchi e dolci, sono molto diverse dalla ricetta degli anni ’30 giunta praticamente intatta fino ai giorni nostri, il che confermerebbe che la colomba sia di origine lombarda.

In realtà la colomba come la conosciamo oggi è una tradizione nata da esigenze industriali.

 La colomba moderna nasce nei primi del Novecento quando l’azienda milanese Motta decide di confezionare un prodotto simile al panettone, ma con un aspetto decisamente legato alla Pasqua. E’ un dolce con un impasto molto simile a quello del panettone, ma che si arricchisce di una copertura di amaretto.

La colomba di questa ricetta è stata tratta dal libro “Pane e roba dolce” delle famosissime sorelle Simili ed adattata da me al bimby TM31.

E’ stata realizzata con il lievito madre preparato da me che per comodità in tutte le ricette siglerò con LM.

Mi sono incamminata in questa avventura del LM anni fa e di questo ve ne parlerò in un altro articolo dedicato esclusivamente alla preparazione del mio “panagoci” temine da me coniato sulla scia di quel gioco “Tamagoci” che andava per la maggiora tanti anni fa.

Bando alle ciancie e via ai fornelli… Con i seguenti ingredienti ho prodotto 2 colombe del peso di 850 g circa, utilizzando stampi di carta da 750 g

Di seguito le fasi della preparazione passo passo

Colomba TM31

La colomba di questa ricetta è stata tratta dal libro "Pane e roba dolce" delle famosissime sorelle Simili ed adattata da me al bimby TM31.
Preparazione 45 minuti
Cottura 30 minuti
Tempo totale 1 ora 40 minuti
Portata Dolce
Cucina Italiana
Porzioni 2 colombe

Ingredienti
  

Primo impasto

  • 120 g pasta madre * rinfrescata 3 volte il giorno precedente
  • 120 g burro morbido a temperatura ambiente
  • 120 g zucchero
  • 200 g latte tiepido
  • 1 uovo (fuori dal frigo dalla sera precedente)
  • 2 tuorlo a temperatura ambiente (fuori dal frigo dalla sera precedente)
  • 500 g farina di forza per grandi lievitati (ho usato la Favola Lo Conte)

Secondo impasto

  • 25 g zucchero a velo
  • 30 g burro morbido a temperatura ambiente
  • 15 g mandorla tostate e tritate sottili
  • 150 g arancia scorza candita a cubetti
  • 1 tuorlo (fuori dal frigo dalla sera precedente)
  • 4 g sale
  • 1/2 stecca vaniglia bourbon semi

Glassa

  • 75 g mandorla pelate e tritate
  • 130 g zucchero
  • 50 g albume

Copertura

  • 40 g mandorla non pelate, intere
  • 1 cucchiaio zucchero a velo
  • 1 cucchiaio zucchero in granella

Istruzioni
 

Primo impasto

  • Mettere il latte nel bimby: 37°/vel.1/ 1 min.
  • Aggiungere la pasta madre spezzettata: 30 sec. /vel.2/3 fino a quando il tutto risulta completamente liquido.
  • Aggiungere lo zucchero, il burro , l’uovo, i tuorli e la farina: 4 min./ vel. Spiga.
  • Ho messo l’impasto in una ciotola Tupperware, quella con l’oblò trasparente e l’ho lasciato lievitare dalle 10 del mattino fino alle 22.30 circa.

Secondo impasto

  • Inserire nel bimby tutti gli ingredienti, il primo impasto ed il sale tranne i cubetti di arancia candita che inserirete durante la lavorazione: 4 min. /vel. Spiga.
  • Mettere l’impasto ottenuto di nuovo nel contenitore tupperware e lasciar riposare per 30 minuti circa.
  • Prendere l’impasto e dividerlo in 4 pezzi che costituiranno il corpo e le ali delle colombe.
  • Arrotolare ogni pezzo con delicatezza, prima dalla parte più larga e poi da quella più stretta.
  • Prendete un pezzo e formate un filone che costituirà le ali della colomba che posizionerete nello stampo come nella foto.
  • Con un altro pezzo formate il corpo più grassoccio verso la parte della testa che posizionerete nello stampo come nella foto
  • Lasciare lievitare nel forno con la luce accesa fino al riempimento degli stampi (le mie hanno impiegato 12 ore).

Glassa

  • Mettete nel bimby le mandorle e tritarle: 30 sec./ vel. turbo.
  • Aggiungete l'albume e lo zucchero: 30 sec./ vel. 3/4
  • Glassare ora le colombe lievitate con un pennello ( ho usato quello della tupperware) in modo delicato distribuendo la glassa sopratutto sui bordi per non appesantire il centro.

Copertura

  • Guarnire con mandorle intere, un poco di zucchero in granella e spolverizzare con zucchero a velo.
  • Cuocere in forno preriscaldato a 180° medio per 30 minuti, regolandosi con la prova stecchino.
  • Sfrornare e lasciare raffreddare.

Note

  1. La temperatura è quella del mio forno, ognuno conosce il suo e si regolerà di conseguenza.
  2. Chi l'ha assaggiata l'ha definita un'opera d'arte...io non mi sbilancio mai per non apparire presuntuosa, ma questa volta davvero lo faccio, perchè i complimenti sono stati notevoli ed ho avuto richieste per prepararne altre ed una richiesta di un corso veloce per la dimostrazione della preparazione.
  3. Spero che sia tutto chiaro, per qualsiasi altro chiarimento sono qui.
  4. *Chi non ha la pasta madre potrebbe utilizzare 12 gr di lievito di birra.
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